Processi e metodologie dell’inclusione
Ecco alcuni dei temi analizzati e discussi durante il seminario per parlare dell’esperienza di Viale delle Metamorfosi al DiARC dell’università di Napoli.
Cosa si intende per collettivo:
Un collettivo è un gruppo di persone, nonché entità, che condividono una serie di obiettivi, problemi o interessi, che sono motivati dal raggiungimento di un determinato obiettivo comune. A differenza di una cooperativa, tra questi non c’è l’obiettivo economico.
Per il collettivo, artistico o curatioriale che sia, il binomio ARTE-SOCIETÀ rappresenta la metodologia fondamentale attraverso cui prendono forma i progetti artistici.
Negli anni ‘70 si costituirono diversi collettivi e gruppi con l’intento di impegnarsi direttamente sul campo di fabbriche, scuole, quartieri periferici e spazi marginali. Da quel momento, l’idea di collettivo sposta le figure dell’artista e del curatore verso quella del mediatore tra l’arte e la società, proponendo un’idea di città immaginata, vissuta e socializzata.
Agire fuori dagli schemi dettati dal sistema dell’arte diventa una necessità.
Cosa si intende per impresa sociale:
L’Impresa Sociale è un ente privato che esercita in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
La qualifica di Impresa Sociale può essere acquisita da enti privati, associazioni, organizzazioni e società che esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ed è regolamentata dal d. lgs. 112/2017.
Collettivo Zero è attualmente costituito come Associazione di Promozione Sociale (APS), ovvero un’associazione che svolge attività di interesse generale a beneficio dei propri iscritti o di terzi avvalendosi prevalentemente del volontariato dei propri associati.
Cosa si intende per arte nello spazio pubblico:
“Lo spazio è un campo di relazione”
Maurizio Calvesi – Storico e critico d’arte (1927 – 2020)
Arte pubblica è un termine che evoca esperienze diverse: operazioni politiche, attività ludiche, progetti di trasformazione effimera di luoghi e paesaggi, sperimentazione, azioni partecipative, piccoli gesti quotidiani portati al di fuori del loro normale contesto, forme di esplorazione dei territori.
A partire dal 1968, gli artisti italiani escono nella città, contestano, ironizzano, si calano nel sociale e si fanno voce di un’energia collettiva.
Dai temi della lotta per la casa e per il lavoro discende una mappatura fatta di luoghi forse periferici, ma nevralgici, di azioni militanti e di riletture del concetto di “bene culturale”.
L’arte assume una funzione civica, portavoce di una memoria collettiva attraverso segni, gesti e relazioni che assumono un valore simbolico.
Il format: festival permanente
Viale delle Metamorfosi – L’arte si fa strada è un festival volto ad investigare il tema della “metamorfosi” e le sue declinazioni, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea e dell’architettura.
Il progetto affronta la possibilità di creare un patrimonio materiale e immateriale negli spazi dell’aggregazione sociale del Viale da cui il progetto prende il nome e più in generale del quartiere Ponticelli, Municipalità 6 del Comune di Napoli, focalizzandosi sui fenomeni di marginalità culturale e sociale della comunità.
OBIETTIVI
TERRITORIO
Intendere lo spazio pubblico come valore collettivo da rigenerare e proteggere per favorire nuove dinamiche socio- culturali e innescare processi di rilancio che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita e delle economie locali.
COMUNITÀ
Sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.
PATRIMONIO
Sensibilizzare attraverso l’arte sul tema della diversità e dell’ascolto, di se stessi e dell’altro.
METODOLOGIA
INDAGINE
Fase di studio, osservazione e analisi del contesto sociale, culturale e urbanistico nel quale il progetto opera
CO-CREAZIONE
Fase del coinvolgimento proattivo e informazione costante del beneficiario attraverso attività pluridimensionali: laboratori didattici, workshop e incontri tra artistə in residenza e comunità.
RESTITUZIONE
Fase finale di inaugurazione delle installazioni e/o azioni artistiche attraverso un percorso diffuso nel quartiere, accompagnato da una serie di eventi culturali e d’intrattenimento che segneranno la chiusura dell’edizione.
INTEGRAZIONE
Fase che inserisce nel processo un tempo per metabolizzare l’innovazione.
RESIDENZE D’ARTISTA ATTIVATE NEL 2022
Edoardo Aruta – La penna, la spada
Proposta vincitrice della Open Call aperta da Collettivo Zero APS per le nuove proposte dell’arte contemporanea.
Davide D’Elia – Bravo Alfredo
Opera su invito di Collettivo Zero APS realizzata in partecipazione con la comunità giovanile di Ponticelli durante il workshop Tiepido Cool.
Anna Raimondo – Per Immacolata Concessione
Performance su invito di Collettivo Zero APS in fase di realizzazione in collaborazione con gli enti di Ponticelli e la ball room di Napoli.