Anna Raimondo è nata in Italia nel 1981, vive a Bruxelles e lavora internazionalmente.
Il lavoro di Anna Raimondo attiva dei dispositivi di incontro e scambio. E’ possibile definirlo come un viaggio nella diversità sociale per creare delle possibili aree di interazioni. L’artista usa la voce e l’ascolto come piattaforme di incontro, di collaborazione e scambio, come mezzi di diffrazione identitaria. Il metodo è flessibile e vario, il suo processo la rende parte dello scambio e fa dell’arte un luogo d’incontro. Il materiale si formalizza in azioni, performance, fotografie, video, installazioni sonore e video. Il suo lavoro presenta anche un aspetto ludico ed ironico, nelle sue azioni nello spazio urbano e nelle sue creazioni plastiche. Una storia, una parola, un gesto, un oggetto quotidiano diventano evidenza delle identità multiple, rivelate e problematizzate.
Ha completato il Master in Sound Arts alla London College of Communication (UAL, London) e segue un dottorato tra la scuola di belle Arti di Bruxelles (ARBA) e l’Università ULB sulla relazione tra pratiche d’ascolto e geografia urbana femminista.
Ha partecipato a diverse mostre tra cui: la mostra personale Nada que declarar, a cura di Tam Ciai Painé, al Centro Cultural Matienzo de Buenos Aires (Buenos Aires, ARG), nel 2019; la mostra personale Seremos serais de la manera más alegre, a cura di Florencia Curci al CAso – Casa del Bicentenario de Buenos Aires (Buenos Aires, ARG), nel 2018; la mostra personale New bounderies of the Wellness of Vagynal Ecosystem, a cura di Lucrezia Cippitelli alla galleria Ex Elettrofonica (Rome IT), nel 2017; la mostra personale New bounderies of the Wellness of Vagynal Ecosystem, a cura di Juan Matos Capote al Museo TEA (Santa Cruz de Tenerife, ES), nel 2018; alla tredicesima Biennale di Dakar (SN) nel 2018; nella mostra collettiva Invisible, a cura di Alya Sebti, presso ifa-Galerie di Berlino nel 2018; Pavillon de l’Exile, a cura di Mounir Fatmi e Marie Deparis-Yafil al French Institute (St. Louis, SN) nel 2018; Loading…Casa, a cura di Salma Lahlou per la Dubai Design Week nel 2017; la mostra personale Mi porti al mare?, a cura di Nancy Casielles e Nancy Suárez nel 2016 alla MAAC (Brussels, BE); la mostra personale Nous serons sérieuses de la manière la plus joyeuse al Cube-Independent Art Room (Rabat, MA) nel 2017; Africa is not an island al museo MACAAL (Marrakech, MA) nel 2018; etc.
I suoi lavori radiofonici sono stati diffusi a livello internazionale. Ha vinto il premio Ars Acustica 2016 con il lavoro Me, my English and all the languages of my life, il premio di migliore paesaggio sonoro con La vie en bleu con il premio d’arte sonora PIARS e il premio della città di Brussels nel premio d’arte contemporanea Médiatine nel 2018.
Come curatrice, ha lavorato a dei progetti di arte sonora e radiofonica in diversi spazi ed eventi come documenta 14 – Radio Program alla SAVVY Galery di Berlino (DE) o per il Friday Late al V&A Museum a Londra (UK). www.annaraimondo.com
RESIDENZA
Anna Raimondo è una deз artistз invitatз per #VdMResidency, residenza artistica sviluppata nell’ambito del progetto “Viale delle Metamorfosi – L’arte si fa strada”, progetto di Collettivo Zero APS, vincitore dell’Avviso “I Quartieri dell’Innovazione”, promosso dal Comune di Napoli nell’ambito PON METRO 2014-20, tenutasi dal 17 giugno al 1 luglio 2022.